Paola Rita Rossi e il suo ‘Party&Partenze’: “Non seguo piani editoriali o strategie economiche, scrivo di pancia”

Paola Rita Rossi
Paola Rita Rossi

La milanese Paola Rita Rossi è la tra le travelblogger più attive sul web per quanto riguarda la promozione e la valorizzazione del proprio lavoro. Il suo ‘Party&Partenze’ (https://www.partyepartenze.it), attivo dal 2016, sta avendo sempre più successo, frutto anche di una grande ricchezza di contenuti e costanza di pubblicazione. Per questo motivo Girosognando.it ha voluto scambiare due chiacchiere con Paola Rita e parlare della sua attività di blogger, nella rubrica ‘Travel stories’.

Cosa ti ha spinto a creare un blog e perché proprio di viaggi?

Ho iniziato a viaggiare tardi, ma non mi sono più fermata. La voglia di andare c’era, ma non c’erano le occasioni, i compagni di viaggio. Anni fa, sono nata con orgoglio negli anni ’60, non era così facile organizzarsi da soli, senza internet si passavano ore in agenzia, non si facevano amicizie o prenotazioni virtuali. Poi ho conosciuto un viaggiatore ed è stato amore al primo viaggio. Due, tre, quattro viaggi all’anno fino a quando è arrivata nostra figlia, e dopo una breve sosta abbiamo ricominciato in tre a girare il mondo. Nel 2016 ho avuto un periodo lavorativo strano, poco appagante e noioso: ho pensato quindi di auto-gratificarmi con uno spazio mio dedicato alla mia grande passione. E’ stato impegnativo ma appagante, veder nascere e crescere ogni giorno il mio piccolo mondo, nel quale racconto dei miei viaggi e del mio lavoro principale, gli eventi e i matrimoni. Da allora non l’ho più lasciato e lo nutro ogni giorno con amore e costanza. E lui mi ricambia con altrettanta benevolenza.

C’è un tema preciso del tuo blog, un filone? Se sì, quale?

Party&Partenze raccoglie tutte le mie impressioni, i miei itinerari, i miei sogni. Tra le pagine del sito si viaggia per il mondo e si legge di curiosità o di luoghi che mi hanno lasciato senza parole da dire, ma non da scrivere. Una particolare attenzione la dedico all’Africa, mio grande amore. Viaggio per il mondo, ma il richiamo della savana è irresistibile. Spesso mi capita di mescolare la mia passione al lavoro, considerando ogni hotel, spiaggia o grotta come un luogo ideale per una cerimonia.

Hai un articolo di cui sei particolarmente orgoglioso o di cui vuoi parlare?

Mi sono spesso sentita giudicata per aver esposto mia figlia ai pericoli sanitari e strutturali africani. Appena ho ritenuto mia figlia abile al viaggio, non ho esitato a farle vedere quante meraviglie nasconde questo antico continente. E anche lei se n’è perdutamente innamorata. Ho quindi scritto un articolo, al quale sono particolarmente affezionata, dedicato a chi non comprende quanto fa bene l’Africa ai bambini: “Perché portare i nostri figli in Africa” ( https://www.partyepartenze.it/travel/portare-i-nostri-figli-in-africa).

Quale pensi sia la qualità principale del tuo blog o l’elemento preferito dal tuo pubblico?

Negli articoli del blog non riporto quasi mai dettagli nozionistici o elenchi di itinerari consigliati. Parlo di emozioni, di intensità e cerco di trasmettere le sensazioni che provo viaggiando. Mi piace quando mi dicono “mi hai fatto venir voglia di andare”, perché sono riuscita a far arrivare ciò che volevo. E spero che chi mi legge, lo faccia per chiudere gli occhi e sentire quel vento o quel profumo tenendo aperti solo la mente e il pc.

In cosa vorresti migliorare?

Vorrei scrivere meglio. Vorrei comunicare meglio. Lo scrivere d’impulso non basta, la creatività mi aiuta ma vorrei riuscire a far arrivare precisamente ciò che sento. Studio, mi preparo e mi impegno e già tutto ciò mi rende un po’ più soddisfatta.

Come vedi il presente dei travelblogger in Italia? E le prospettive future?

Il web è destinato a crescere sempre di più, le nuove generazioni lo usano quotidianamente e sistematicamente. Sempre più gente si sposterà utilizzando le informazioni che trova sul web, consultando, ricercando. Ai travelblogger spetta la responsabilità di indirizzarli e consigliarli. Non si tratta di moda o di attualità. Sono le vacanze e i viaggi, investimento importante, per il quale le informazioni non sono mai sufficienti. I travelblogger hanno una grande responsabilità e più sono più ampio è il ventaglio di pareri e di informazioni. Andate, viaggiate e scrivete.

C’è un viaggio tra i tanti che ti ha cambiato la vita e consiglieresti al tuo pubblico?

Il primo viaggio in Africa è stato una grande rivelazione, il secondo una magia, il terzo un grande richiamo, il quarto una vocazione. Non ne parlo mai abbastanza, non riuscirò mai a trasmettere la mia gioia o la mia emozione a chi legge. L’Africa mi ha cambiato la vita, perché è semplice e ovvia, non ha trucchi, non ha presentazioni o premesse. E ne ho spiegato le ragioni in un articolo: Una vacanza in Africa https://www.partyepartenze.it/travel/vacanza-in-africa.

Ti consideri una scrittrice di impulso o hai adottato una strategia editoriale?

Sono uno scrittore di pancia. Non seguo piani editoriali o strategie economiche. Trovo una fotografia, un oggetto e mi viene l’impulso di scrivere qualcosa riguardo la sua origine: da lì un’esondazione di parole mi trascina in un punto o in un altro del mondo. Non ho regole né disciplina, purtroppo. O menomale.

C’è uno stile scrittorio o un autore a cui ti ispiri in particolare?

Non ho uno stile particolare. Leggo molto e autori diversi. Ciò mi porta a mescolare stili e generi. Ho un particolare affetto per Giovanni Porzio, che ha raccontato nei suoi libri l’Africa e il Medio Oriente con semplicità e passione.

Come vedi la tua attività rispetto al passato e come la sogni tra cinque anni?

E’ già stata una sorpresa scoprire che molte persone mi seguono e leggono ciò che scrivo, chiedendomi consigli e informazioni. Sono soddisfatta di un progetto partito come un angolo privato e diventato una piazzetta pubblica con molti amici. Spero di vederla più grande tra cinque anni, più ricca di altri viaggi che riuscirò a fare prossimamente. Spero che diventi un lavoro vero: è questo il mio grande progetto.

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