Il Mulinaccio, villa da royal wedding

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Matrimonio da sogno cercasi? Villa Il Mulinaccio, sull’Appennino pratese, ha legato la propria notorietà degli ultimi anni proprio al settore wedding, visto che viene scelta come cornice incantata per dirsi sì. Proprietà del Comune di Vaiano e collocata nella frazione di Schignano, si può spendere dai 400 euro per la cerimonia secca a un massimo di 3.500 per l’utilizzo delle varie sale e delle cucine.

Limitare la conoscenza di questa perla sulla via che collega Prato a Bologna al settore dei matrimoni sarebbe comunque reato. Luogo di grande cultura, tuttora ospita manifestazioni culturali di vario genere oltre a convegni. È raro trovare edifici di questo tipo nelle mani di un Comune che, di fatto, rappresenta tutti noi ed è garante dell’utilizzo pubblico di un bene.

Per fornire alcuni elementi di storia, possiamo dire che Villa il Mulinaccio fu costruita a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento, con uno splendido giardino del Settecento a cui fa da cornice lo sfondo delle montagne innevate. Del complesso fanno parte una tinaia e un oratorio.

Il giardino colpisce subito chi è all’interno del Mulinaccio. Custodito in una cinta muraria, contiene all’interno un ninfeo, voluto dalla famiglia Vai che all’epoca era proprietaria della struttura. Si tratta di un elemento emiciclico a tre nicchie, ornato da mosaici e madreperle e coronato da vasi in terracotta.

Curiosi del nome? Il Mulinaccio deriva proprio dal primo utilizzo che venne fatto della struttura dal suo fondatore Francesco Sassetti, banchiere molto vicino a Lorenzo dei Medici. In origine si trattava infatti di una fattoria che, vicina a un corso d’acqua, aveva al suo interno anche un mulino per macinare il grano.

Siamo infatti in una terra dove il pane è un bene prezioso e unico: nelle vicinanze della villa non sarà difficile infatti acquistare ottimi cantuccini pratesi o il Gran Prato, il pane che recupera le varietà antiche dei grani del territorio per riportarle quotidianamente sulle nostre tavole.

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