Piccoli vulcani emiliani: le Salse di Nirano

Tutto mi aspettavo fuorchè arrivare in Emilia e venire a sapere dell’esistenza di un posto dove si trovano dei piccoli vulcano. Fiorano l’avevo sentita dire soltanto per la presenza del circuito dove provano le Ferrari. Invece, tra le tante opportunità che offre quel territorio con un sacco di interessanti frazioni, ecco che un amico mi consiglia di fare un salto alle Salse di Nirano. In un primo momento pensavo a qualcosa di gastronomico (le salse…) poi mi sono informato e mi sono incuriosito.

L’occasione è stata quella di un trekking organizzato da un’associazione locale. Cinque minuti di passeggiata per rendermi conto che non avrei potuto fare scelta migliore di venire a scoprire questo posto.

Le salse di Nirano si trovano in una riserva regionale omonima, la prima tra l’altro a essere istituita in Emilia Romagna. Cosa sono le salse? Sono dei piccoli vulcani, ma freddi: dalla Terra escono infatti dei fanghi misti a idrocarburi che, seccandosi, formano dei veri e propri coni. Sembrano proprio dei piccoli vulcano: non sputano fuoco ma terra.

La parte delle salse è sicuramente il perno di una visita nella riserva di Nirano, ma ci sono altre cose che stupiscono. Per esempio: per chi arriva dalla pianura da effetto ritrovarsi in una zona grande poco più di 200 ettari dove il dislivello della terra cambia tantissimo. Ci sono dei calanchi ripidissimi, dei sentieri che si inerpicano a pendenze allucinanti, dove servono buone gambe o, per chi non ce l’ha, poca fretta per salire. Vicino Spezzano si trova il parcheggio del parco da dove iniziare il percorso, salendo per la collina tramite un sentiero e ricongiungendosi in cima alla strada asfaltata, da seguire fino a raggiungere le salse di Nirano.

L’area dei piccoli vulcani è tutta resa di facile accesso tramite un sentiero fatto con passamano e tavole di legno, adatto veramente a tutti. Da lì, osservato questo strano spettacolo della natura, si risale verso il centro visite del parco, chiamato Cà Tassi, mimetizzato in un grazioso boschetto, da dove si risale e ci si ricongiunge alla strada asfaltata. In un paio d’ore abbondanti, se lasciate l’auto nel parcheggio agli inizi della riserva, riuscirete a piedi a completare l’intero percorso, di circa sei chilometri.

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