Un bagno nel Lago dell’Accesa: relax assicurato

Lago dell'Accesa - Massa Marittima
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Ancora un consiglio per fare un bel bagno fresco estivo in acqua dolce naturale. Tra l’altro siamo anche vicini al mare perché a venti minuti di macchina, c’è una delle mete turistiche toscane più gettonate in questo periodo: Follonica. Qua invece siamo al Lago dell’Accesa, sempre in provincia di Grosseto ma nel comune di Massa Marittima (che è in collina, e non sul mare, badate bene).

Su questo bacino naturale oggi, 26 luglio, ricorre anche una leggenda. Nel giorno di Sant’Anna, c’è chi dice che si sentano muggire dei buoi e stridere ruote di carri. Questo perché, dice la tradizione popolare, un 26 luglio di molti anni fa dei contadini sarebbero stati inghiottiti dalle acque uscite dal sottosuolo in quanto bestemmiatori incalliti, puniti dunque da Dio. Così è il detto popolare e se qualcuno oggi fosse al Lago dell’Accesa, ci faccia sapere…

Leggende a parte, qui fare il bagno è bellissimo. Per chi vuole ci sono nelle vicinanze anche delle belle strutture agrituristiche per potersi fare un soggiorno tra le campagne della Maremma, al fresco e in riposo assoluto. L’accesso al lago è consigliato da lato della strada Accesa che collega Massa a Follonica. C’è un boschetto con un piccolo parcheggio, su una strada sterrata. Si lascia la macchina lì e si va a piedi per alcune centinaia di metri. Ci sono comunque le indicazioni ben evidenti che vi diranno di essere nel posto giusto.

Il Lago dell’Accesa è circondato da arbusti e, intorno ad esso, ci sono una serie di pontili che si affacciano sullo specchio d’acqua, che ha profondità variabili tra i 20 e i 40 metri. Solitamente le persone stendono i loro teli da mare nell’area parco che si trova sul bordo del lago, per poi tuffarsi utilizzando i pontili. I più fortunati si portano da casa un gommoncino a remi e si fanno il giro del Lago dell’Accesa remando. Una meraviglia!

Essendo un luogo totalmente naturale non aspettatevi chi vi noleggia ombrelloni o vi vende gelati… ovviamente partite attrezzati da casa e, come sempre, ricordatevi del religioso rispetto che serve per posti come questi capaci di conservare il loro fascino naturale. E per evitare magari che la leggenda di Sant’Anna possa concretizzarsi…

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