Liberazione, al Parco di Santa Giulia di Monchio tra bellezza e ricordo

Parco Santa Giulia - Monchio di Palagano
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Nel fornire consigli di viaggio a tema non riuscirei a vedere il giorno della Liberazione senza pensare a un luogo simbolo della Resistenza e delle atrocità compiute durante l’ultimo conflitto su suolo italiano. La curiosità di salire sull’Appennino dalle parti di Palagano, in provincia di Modena, mi è venuta da una serie di indicazioni stradali che si trovano già nel capoluogo mutinense, che mi avevano fatto conoscere per la prima volta il Parco del Monte Santa Giulia nel paesino frignanese di Monchio. Un luogo distante da Modena circa un’ora di macchina e le cui segnalazioni, all’inizio della via Giardini, mi apparivano un po’ distanti. Il senso l’ho capito poi: un clic su Wikipedia è bastato per avere un’idea e desiderare di andarci.

Monchio assieme ad altre frazioni di Palagano fu teatro il 18 marzo 1944 di una feroce rappresaglia nazista da 136 vittime, tra cui famiglie intere, donne e bambini. Fu un atto di ritorsione dopo uno scontro avvenuto pochi giorni prima tra partigiani e forze alleate, in cui ci furono vittime tra i tedeschi. Questi scontri avvennero sul Monte Santa Giulia, proprio dove oggi trova posto il memoriale di quel terribile eccidio.

Fu la Provincia di Modena, negli anni Settanta, ad acquisire i 28 ettari del parco sopra l’abitato di Monchio per farne un luogo della memoria. Quattordici artisti, di altrettante nazionalità, hanno realizzato dei monoliti in pietra arenaria per scolpire il tema della pace, posti in cerchio in un grande prato sullo sfondo degli affascinanti monti del Frignano. Un luogo di pace e di grande valore naturalistico, dove prevalgono i castagni e si possono trovare aree attrezzate per un bel weekend primaverile o estivo. Difficile pensarlo come un luogo in cui si consumarono orrori di tale portata.

Dall’agosto del 2017, sulla sommità del Monte, è stata riaperta anche la piccola chiesa di Santa Giulia, raggiungibile dal memoriale in 5 minuti a piedi salendo una gradinata nel bosco. Fu distrutta durante la guerra e ricostruita nella sua posizione originale. Al suo posto si dice che in epoca preistorica si trovasse un luogo di culto e negli anni scavi archeologici hanno riportato alla luce reperti medievali tra cui una spada bronzea, oggi al museo civico di Modena ma il cui calco è ospitato nel centro servizi del parco, dove troverete anche un bar per rifocillarvi.

Consiglio dedicato a coloro i quali cercano un bel posto per passare una domenica di relax, senza dimenticare ciò che è stato per evitare la possibilità di ripetersi.

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