Rieti, il centro d’Italia e la strada sotterranea romana

Rieti
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Viaggio al centro dell’Italia: si potrebbe definire in questo modo una tappa a Rieti, storica città del Lazio a ridosso degli Appennini, dove in piazza San Rufo si può leggere, nell’indicazione, anche la scritta di ‘Centro d’Italia’. Siamo proprio nell’Umbilicus Italiae, come appare in alcuni testi medievali, e a dire il vero la curiosità di arrivare fino a qui (comodissimo per chi viene dalle Cascate delle Marmore, non solo da Roma) ce l’ha data un cofanetto con idee di viaggio nel quale, tra le varie proposte, c’era quella di ‘Rieti Sotterranea‘.

Provo a sintetizzarvi questa esperienza in poche righe. Immaginate di attraversare il ponte sul fiume Velino e  trovarvi di fronte a via Roma. Invece di attraversarla in salita per raggiungere la grande piazza Vittorio Emanuele II, affidatevi invece a una guida che vi porterà alla scoperta dei camminamenti sotterranei già conosciuti ai romani antichi in viaggio sul tracciato della via Salaria. Era un modo di viaggiare sicuri e riparati, in un periodo in cui impaludarsi era molto facile. Il tour guidato dura meno di due ore e permette di capire molto della storia di questo luogo, considerato lo storico acquedotto di Roma potendo contare su numerose fonti di approvvigionamento.

Finito il tour godetevi un bel giro in centro, stavolta salendo da via Roma. Vi trovate subito di fronte il grande palazzo del Comune, caratterizzato a sinistra da una grande torre. Non pensate che sia antica: fu eretta addirittura nel 1940 al posto di un palazzo che era crollato a seguito di un terremoto nel 1898 (si trattava dell’albergo della Croce Bianca).

Conviene proseguire dritti dalla torre e camminare lungo la via Cinthia, fino a raggiungere il duomo di Rieti. Il campanile stavolta è più antico: datato 1252. La chiesa invece contrappone un esterno in stile romanico a un interno più spiccatamente barocco, frutto di un serie di interventi che dal Medioevo si sono protratti fino al Settecento. Piazza San Rufo, con la omonima chiesa e il monumento del centro d’Italia, la trovate dalla parte opposta: tornate in piazza Vittorio Emanuele II e proseguite su via Garibaldi. Tenete la destra e la curiosa piazzetta ve la trovate lì, pronta per un selfie ricordo di questa visita.

Personalmente è piaciuta molto anche la parte più a ridosso del fiume Velino. Bello lo scenario delle case che si affacciano sul fiume, stile canale veneziano. Anche la vista dei parchi: in primavera devono essere meravigliosi per passarci una domenica pomeriggio in relax, magari con una bella passeggiata lungo fiume o un giro in bici.

Completa il tutto una bella vista delle montagne, il Terminillo su tutte, per poter dire che arrivare fin qui è stato positivo, a prescindere dall’esperienza del cofanetto regalo…

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