La Route 66 al contrario. La foresta pietrificata, Albuquerque, Santa Fe e il Nuovo Messico, né nuovo, né Messico

I 'tepee' nella Painted Forest

A 180 chilometri da Flagstaff in direzione est, seguendo la I-40, c’è la il Petrified Forest National Park, cioè la foresta pietrificata. È una foresta fossile dove il legno degli alberi, a contatto con l’aria del posto si è man mano cristallizzato fino a diventare pietra. L’effetto che vediamo è quello di ceppi veri e propri, ma che se visti da vicino rivelano effettivamente le fattezze di una pietra, con le parti levigate e lucide. Il parco è situato dopo Holbrook, e da qui è consigliabile lasciare la I-40 e deviare sulla Route 180 fino a raggiungere l’ingresso sud del parco, dal lato del Crystal Forest Museum & Gifts; da qui ci si addentra nel parco tramite l’unica strada accessibile e si arriva al Painted Desert Visitor Center, per poi ricongiungersi alla I-40 e continuare il viaggio verso est.

La foresta pietrificata, da sud a nord è seguita dal Painted Desert, un deserto “dipinto” di verde dalle piante, le quali nei secoli, morendo, hanno rilasciato le proprie sostanze colorando di verde le rocce. Non tutta la zona è colorata, ma lungo il percorso ci sono degli appositi pannelli che avvisano dello spettacolare fenomeno ai lati della strada.
Una preghiera: non portate via i pezzi di legno pietrificato come se fossero dei souvenir. Nel tempo la foresta è stata defraudata insensatamente dai turisti che hanno voluto a tutti i costi portarsi un ricordino dell’avventura, ma che di fatto hanno svuotato e rovinato l’area.

Dopo aver passato il confine è la volta del Nuovo Messico, “not really new, not really Mexico”, come dicono gli abitanti dello stato, “non proprio nuovo, né tanto meno Messico”. In realtà lo stato non è dei più belli dell’Unione e nella classifica degli stati più ricchi non si trova propriamente nelle prime posizioni, e d’altronde con il Messico ha in comune solo parte del nome, cosi che lo slogan tradisce un certo orgoglio della gente a non mescolarsi con quanto si trova al di sotto del confine di stato.

La città più grande dello stato è Albuquerque, nella quale la Route 66 si sovrappone su Central Avenue, nel centro della città. L’attrazione vera e propria è il Ballon Fiesta, visto che la città è la capitale mondiale delle mongolfiere, ma lo fanno una volta all’anno, e così chi va ad Albuquerque in un mese che non sia ottobre può visitare la Old Town, la città vecchia fatta di case di adobe, l’impasto di argilla, sabbia e paglia con cui sono fatte le case del centro storico.

Oltre ad Albuquerque è praticamente necessario visitare Santa Fe, capitale dello stato. Per arrivarci, si può prendere la I-25, oppure individuare la statale 14, che altro non è che la Turquoise Trail, una delle “cugine” della Route 66, che rientra in quella che in America chiamano “scenic ways”, ovvero una strada panoramica che passa attraverso paesaggi più o meno incontaminati. Una volta sulla Turquoise Trail fermatevi a Madrid, piccolissimo centro nel quale gli artigiani del posto hanno ognuno un proprio negozio di oggetti costruiti a mano e con materiali di scarto, dal metallo alle bottiglie di vetro.

Un’altra mezz’ora e si arriva a Santa Fe, città molto cattolica e francescana, nella quale, oltre alla cattedrale di San Francesco è possibile anche vedere la Loretto Chapel, all’interno della quale c’è la “misteriosa scala a chiocciola di Santa Fe“. La leggenda religiosa narra che nel 1873 San Giuseppe in persona volle consegnare la scala chiocciola alle suore della cappella, che altrimenti non avrebbero potuto raggiungere il coro, visto che l’architetto che aveva cominciato la struttura era stato ucciso, lasciando così le religiose impossibilitate a salire. Così, una mattina, in fondo alla chiesa comparì improvvisamente questa scala di legno, apparentemente impossibilitata a reggersi da sola e quindi miracolosa…

Oltre al misticismo, a Santa Fe è possibile farsi prendere dalla estrema bellezza di Santa Fe Plaza, la piazza centrale della città, sempre piena di gente e sede di eventi che la animano. Non è raro trovare qualche gruppo musicale che suona sul palco situato al centro del chiosco della piazza, come non è raro trovare qualche rassegna di qualsiasi cosa ai lati della piazza.

Da Albuquerque a Oklahoma City, passando per il centro esatto della Route 66, delle macchine piantate nel terreno e la città “nascosta” di OKC: ci vediamo alla prossima tappa.

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