Campione d’Italia, un pezzo di Tricolore tra le montagne della Svizzera

Campione d'Italia
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È una sensazione strana quella che si prova ad andare a Campione d’Italia. È un caso unico e irripetibile: si esce dal territorio nazionale, si entra in Svizzera e infine si torna in Italia ma al di fuori di essa. È quella che tecnicamente si definisce una exclave, tema molto caro al sito Malati di Geografia a cui lasciamo la pertinenza specifica. È una sensazione strana perché siamo in Italia ma le auto della polizia municipale sono targate Canton Ticino, perché si usa comunemente il Franco Svizzero, perché i cartelli stradali hanno la grafia italiana ma qualcuno anche quella elvetica.
Al paesaggio meraviglioso del Lago di Lugano su cui si affaccia Campione d’Italia, che è in provincia di Como, si accostano architetture più moderne come l’enorme casinò progettato da Mario Botta o la chiesa di San Zenone. Casinò che fu aperto in epoca fascista e nell’estate del 2018 ha dichiarato il fallimento, aprendo cupi scenari a livello economico locale.
Campione d’Italia se si percorre in auto è un anello che parte e finisce al grande arco di piazza Indipendenza, dove si trova il confine di Stato, con tanto di tunnel lontano parente della galleria del Gran Premio di Monaco di Formula Uno.
Sicuramente la prima cosa che merita osservare è la meravigliosa vista del Lago di Lugano. Viene naturale parcheggiare la macchina di fronte al municipio e mettersi lì, sul pontile, a osservare gli uccelli i quali, a loro volta, scrutano l’acqua e le montagne. Si passeggia verso il confine con la Svizzera, attraversando il paese: passate i locali suggestivi e scrutate sempre il lago, alla ricerca di piccoli ormeggi e angoli curiosi. Poi proseguite sempre a piedi verso l’arco di confine. Sulla destra passate dalla chiesa di Santa Maria dei Ghirli: meravigliosa è la scalinata che conduce direttamente a lago, venendosi dunque a creare un porto con accesso al paese.
Quindi: dall’Italia a Campione si fanno 4 confini andata e ritorno almeno che non si vada via battello fluviale. In ogni caso i tempi di attraversamento, per quanto sperimentato, sono tranquilli. Mi raccomando: se prendete l’autostrada svizzera serve il bollino, ma per arrivare a Campione, date retta a me, fate le strade normali…

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