A Vipiteno a caccia di fette di torta giganti, yogurt e altre meraviglie

Vipiteno
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C’è stato un richiamo su tutti che mi ha portato a Vipiteno: quello dei dolci. Perché questo? Di ritorno da un viaggio in macchina in Germania un amico mi suggerisce, dopo il Brennero di fermarmi in questa cittadina per fare un giro e, in particolare, perché aveva sentito parlare di fette di torta giganti e buonissime. Come pensate sia possibile tirarsi indietro?
Ecco dunque che siamo usciti dalla A22 lasciando la macchina dalla parte opposta del centro rispetto al fiume Isarco. Da ponte pedonale di via Mulini si è subito in pieno centro, nella piazza principale di questa cittadina che, qui, quasi tutti chiamano con il nome di Sterzing (oltre l’80% delle persone residenti è di madrelingua tedesca). Qui, oltre all’ufficio turistico, per chi viene nel periodo natalizio trova anche i famosi mercatini. Tra i vari locali in pieno stile architettonico altoatesino spicca la quattrocentesca Torre delle Dodici, che divide la Città Nuova (a sud) dalla Città Vecchia.

Ho fatto delle indagini araldiche per capire meglio il simbolo che si trova sulla Torre. L’aquila bicefala nera asburgica trova annesso uno stemma che riporta i colori dei casati d’Austria (la bandiera che ancora oggi conosciamo) e di Borgogna (le bande gialloblu diagonali). Ciò torna con il fatto che il completamento della torre risale al 1473: due anni dopo, infatti, Massimiliano I d’Asburgo ha sposato Maria di Borgogna. Il simbolo attuale della città è invece quello dell’aquila tirolese (rossa) che sormonta Störz, un pellegrino storpio il quale sarebbe stato il primo abitante di Vipiteno.

La galleria dentro la torre permette la comunicazione tra i due corsi principali del centro. Si passeggia molto bene tra i mattoncini in pietra e ci sono dei bei negozi anche per chi ama lo shopping. Colpiscono i colori (ogni caseggiato ne ha uno diverso) e i fiori, ovunque. In molti si muovono in bicicletta e ciò rende Vipiteno ancora più affascinante. Dopo un tour cittadino (da vedere ci sono anche il municipio e la chiesa di Santo Spirito), ci siamo meritati il famoso dolce. Così la sosta a Vipiteno è terminata sotto i tavoli all’aperto di Häusler, dove l’imbarazzo della scelta è notevole.

Finita? Non proprio. Come si fa a venir via di qui senza prendere lo yogurt? Una volta fatta spesa, si può lasciare la provincia di Bolzano e l’Alto Adige per fare ritorno a casa contenti.

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