Scegliere un ‘Itinerario di viaggio’ è più facile grazie a Silvia e Williams

Williams Bonomi e Silvia Campana di 'Itinerario di Viaggio'

Silvia Campana e Williams Bonomi sono una coppia di giovani bergamasca che ha voluto fare tesoro dei propri viaggi dando vita a un proprio progetto editoriale: ‘Itinerario di Viaggio‘. Un modo per conoscere dei tragitti da compiere per fare nuove scoperte, supportati dal fatto che Silvia e Williams hanno già fatto un test per voi. Li abbiamo raggiunti per la rubrica Travel Stories di Girosognando.it in modo da conoscere meglio la loro attività.

  • Nome del blog di viaggio: Itinerario di Viaggio
  • Link alla home page: https://www.itinerariodiviaggio.com
  • Anno di pubblicazione: 2017
  • Autori e collaboratori: Silvia Campana e Williams Bonomi

Cosa vi ha spinto a creare un blog e perché proprio di viaggi? 

Siamo appassionati di viaggi e andiamo particolarmente orgogliosi dei nostri. Per anni abbiamo passato le serate a costruire i nostri itinerari, spesso scoprendo che erano irrealizzabili! Ci siamo ritrovati così un sacco di materiale e l’esperienza per costruirne di nuovo. Arrivati a questo punto la voglia di condividerlo era tanta e così è nato il nostro blog che cerchiamo ora di rendere più uno strumento che un diario.

C’è un tema preciso del vostro blog, un filone? Se sì, quale?

Il tema principale del blog, come dice il nome, è quella degli itinerari. Come dicevo in precedenza, il nostro obiettivo è quello di fornire itinerari di viaggi che abbiamo testato in prima persona e che sono quindi realizzabili. Con il tempo il sito è cresciuto con nuove idee ed abbiamo aggiunto link ai siti dove prenotare, cartine, foto, video ed ultimamente anche una serie di sconti con strutture che ci sono affiliate a noi.

Avetr un articolo di cui sei particolarmente orgoglioso o di cui vuoi parlare?

Considero l’itinerario di Lanzarote come il nostro primo vero itinerario pensato per essere condiviso con tutti. (https://www.itinerariodiviaggio.com/lanzarote-mare-spiaggia-storia-itinerario-7.html).

Lanzarote è un’isola che ha tantissimo da offrire nonostante sia molto piccola e spesso succede che ci si perda qualcosa, attratti forse dal suo magnifico mare. Poterne dare un itinerario sensato che unisse la vacanza relax a quella di scoperta di questo territorio è stata una cosa che ci è piaciuta fin da subito.

Un altro articolo a cui siamo legati è quello relativo ad un festival che si svolge in provincia di Bergamo. Si chiama “Lo Spirito del Pianeta” ed ogni anno permette di assistere gratuitamente a balli e danze di popoli che arrivano da ogni parte del pianeta (https://www.itinerariodiviaggio.com/festival-spirito-del-pianeta-notizie-64.html).

Lo riteniamo un festival fatto per chi, come noi, ama viaggiare e scoprire nuovi posti.

Quale pensate sia la qualità principale del vostro blog o l’elemento preferito dal vostro pubblico?

A differenza di altri blog, cerchiamo di dare un tono più distaccato riguardo ai luoghi da vedere. Non intendo non ci sia una nostra valutazione sui luoghi o monumenti di cui stiamo parlando ma, nel momento in cui un luogo ci risulta di basso livello o non indispensabile, semplicemente non lo inseriamo nel nostro itinerario. Credo che il lavoro che noi facciamo sia proprio quello di selezionare e inserire in un contesto sensato, tutto quanto sia possibile visitare.

In cosa vorreste migliorare?

Difficile dire in cosa si voglia migliorare. La gestione di blog, anche piccolo come il nostro, prevede un sacco di conoscenze su cui è praticamente impossibile averne piena padronanza. Sicuramente ci piacerebbe migliorare nella fotografia che ritengo indispensabile per la documentazione. Un altro campo che ci appassiona è anche quello del montaggio video. Spesso ci troviamo alla fine dei nostri viaggi con tantissimi video, tutti slegati tra di loro. Cerco in ogni modo di collegarli ma lo troviamo un mestiere molto difficile.

Come vedete il presente dei travelblogger in Italia? E le prospettive future?

Attualmente il fenomeno dei travelblogger è in forte crescita. Il lavoro è tanto, anche se non sembra, e spesso mi è capitato di vedere blog che stavano cominciando ad ingranare, abbandonati a se stessi. Serve molta costanza e determinazione.

Per quanto riguarda le strutture, invece, alcune stanno cominciando a capire l’importanza di potersi confrontare con gente che conosce davvero il mondo dei viaggi e che sa valutare correttamente il livello di offerta. Purtroppo si sente sempre più spesso di false recensioni su trip advisor o su booking. Credo che il futuro dei travelblogger sia proprio quello di sostituirsi a questi portali.

C’è un viaggio tra i tanti che vi ha cambiato la vita e consigliereste al vostro pubblico? 

Credo di saper trovare il bello di qualsiasi posto, quindi consiglierei ognuno dei viaggi che ho intrapreso. Se devo scegliere quale viaggio mi ha cambiato penso subito alla prima volta fuori dall’Europa. Siamo stati due settimane nell’ovest degli Stati Uniti tra parchi e metropoli. Forse non è un viaggio all’avventura più assoluta ma per la prima volta mi sono reso conto di quanto possano essere differenti le culture. Niente assomiglia a quello che è l’Europa e sono convinto che la prima volta che ci si trova davanti a questa cosa sia uno shock un po’ per tutti! Ho citato gli Stati Uniti ma lo stesso vale per l’Asia o qualsiasi altro continente, semplicemente si resta un po’ spiazzati.

Vi considerate più scrittori di impulso o avete adottato una strategia editoriale?

Per quanto riguarda gli itinerari quelli vengono studiati nei minimi particolari; testati e modificati fino a quando siamo sicuri che possano funzionare. Per quanto riguarda gli articoli, presentati a parte, sono per lo più scelti d’impulso. A volte può essere una notizia, a volte una mail, altre volte ancora una semplice domanda fatta in qualche gruppo Facebook ispira a scrivere su di un argomento alla quale si è preparati.

Williams, c’è uno stile scrittorio o un autore a cui ti ispiri in particolare?

Ho sempre letto molto nella vita, sia quotidiani che romanzi. Non mi ispiro ad uno stile in particolare ma sono convinto che la scrittura passi prima dalla lettura. Non saprei dare un nome in particolare ma indirettamente credo di essere influenzato molto da quello che ho letto in passato.

Come vedi la tua attività rispetto al passato e come la sogni tra cinque anni?

Come ho ripetuto in molta parte dell’intervista, il lavoro è tantissimo e il ritorno è minimo. Non ci aspettiamo certo di diventare il nuovo faro del turismo italiano ma la nostra passione e la determinazione ci potranno dare una mano a continuare sulla nostra strada. Tra cinque anni spero anche solo di essermi migliorato allo stesso modo con cui siamo migliorati quest’anno e spero di poter conoscere tanta altra gente che condivida la nostra stessa passione.

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