La Serra, il Tendone delle Feste e il rito della ‘sagra’ in Toscana

Tendone delle Feste a La Serra
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Sembrerà poco turistico parlare di una tensostruttura accanto a un circolo di un paese della Toscana a sua volta non blasonato a livello mondiale. Magari uno può dire “fa parte del comune di San Miniato, quello della torre di Federico e del tartufo”, forse già meglio. Eppure era da tempo che avevo voglia di raccontare una collaudata e curiosa realtà associativa come quella de La Serra. Il motivo è semplice: la Toscana è fatta di tante ricchezze paesaggistiche, storiche e architettoniche, ma non bisogna dimenticare la gastronomia. Non solo quella dei grandi ristoranti o delle trattorie turistiche, ma conviene scavare più in fondo e trovare la sagra di paese, quella in cui si mangiano cose tipiche, cucinate dalle persone del post che non sono chef ma ci mettono sapienza e passione. La Toscana pullula di sagre, a volte andando oltre il seminato (le associazioni di categoria degli esercenti insorgono sull’argomento) ma resta comunque un tessuto sano, nelle migliori intenzioni nato per la promozione dei prodotti locali e per sostenere economicamente le iniziative sociali sul territorio.

Il ‘Tendone delle Feste’ de La Serra

Quest’ampia premessa, e scusateci se un travelblog parla anche di questo, per arrivare a La Serra, che definirei una vera e propria ‘capitale’ delle sagre toscane. Il ‘Tendone delle feste‘ adiacente al locale Circolo Arci ne ospita un cospicuo calendario dalla primavera all’autunno, per cui il viaggiatore che viene da queste parti fa bene a guardarsi le date e a muoversi secondo i periodi. D’altronde, come ha un periodo una mostra d’arte, lo ha anche una sagra!
Sono tutti eventi tradizionali, che vanno in scena in una valle sullo sfondo del borgo di San Miniato, con ai piedi un bel campo di girasoli (in estate). Coniglio fritto, tartufo bianco di San Miniato, fiori di zucca fritti, olio nuovo, bistecca e trippa: Toscana a tavola al 100% proposta in differenti periodi dell’anno con scelte iconografiche a loro modo divertenti. I manifesti, come ogni sagra di qualità, non cambiano mai e sfidano le frontiere del marketing di oggi: non sarebbe la Sagra del Cunigliolo Fritto (“coniglio” per i non toscanofoni) se non avesse quel collage di un coniglio messo su una padella, sormontato da una damigiana ruotata a sinistra di 90 gradi, con una riga verde scura tirata con Paint simulando l’olio che scende nella padella. A mio modo tale semplicità resiste nel tempo perché eroica. Iconica tanto quanto l’immagine di Bugs Bunny nel pentolone, almeno per noi toscani.

Le date

Proviamo in conclusione di questo suggerimento di viaggio (o consiglio per un viaggio nei dintorni di Pisa o Firenze) a fornire anche una lista e una periodicità delle sagre de La Serra, rimandando comunque al sito web e alla pagina Facebook per gli aggiornamenti.

Aprile/maggio: Sagra del Baccello e del Carciofo Fritto
Giugno: Sagra del fiore di zucca fritto
Agosto: Sagra del Cunigliolo Fritto
Settembre: Sagra del Tartufo Bianco e del Fungo Porcino
Ottobre: Sagra dell’Olio Nuovo e del Baccalà alla Brace

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