Fosdinovo e il castello della ragazza fantasma

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Credete ai fantasmi? Avete paura di incontrarne uno? A Fosdinovo, in Lunigiana, può darsi che possa accadere. Non ci sono prove empiriche e scientifiche ma la leggenda narra che nel Castello Malaspina, il grande mastio signorile che sovrasta questo borgo della provincia di Massa Carrara (per poco, vista la vicinanza con Sarzana).

L’ectoplasma di Fosdinovo ha un nome (anzi, più nomi) e un cognome: Bianca Maria Aloisia Malaspina. La giovanissima marchesa dai capelli lunghi, nella seconda metà del Cinquecento, fu onta e disonore per la sua famiglia: nel pieno della sua adolescenza, a sedici anni, si era innamorata non di un signore degno del suo casato, bensì di un aiutante stalliere. Amore ricambiato e, per questo motivo, causa di una serie di incontri clandestini sempre nella cerchia del castello. I genitori, Giacomo II Malaspina e sua moglie Maria Oliva Grimaldi, non la presero un granchè bene. La povera figliola, peraltro albina, prima fu minacciata di essere rinchiusa a pane e acqua, poi fu costretta ad andare in un convento in modo tale da stare lontana da quel giovane, nel frattempo allontanato dalla corte. Ma lei nulla, era innamorata. I voti non li voleva prendere e in quel convento non ci voleva stare.

I genitori la riportarono dunque al castello di Fosdinovo. Partì una serie di torture e vessazioni ai danni della povera ragazza (quando il padre, invece, dedicava a feste ed eccessi – c’è chi può e chi non può), che però nulla, era talmente innamorata che era pronta a qualsiasi cosa. Alla fine, amore di papà, fu semplicemente murata viva nel castello in compagnia di un cane e di un cinghiale. L’esito della storia appare un minimo scontato. Lo stalliere non se la passò meglio, visto che anche lui fu fatto fuori dal simpatico padre della Bianca Maria.

Nel 1980, quindi 400 anni dopo, arriva la scoperta: in uno scavo archeologico riemergono delle ossa umane, presumibilmente di ragazza, e con esse altre di animale, presumibilmente di un cane e di un cinghiale. Ecco dunque che storia e leggenda si intrecciano e, almeno in questo caso, siamo di fronte a possibili tracce che avvalorano la tesi storica.

Come si manifesta il fantasma? Per scoprirlo vale la pena fare una visita guidata all’interno delle sale del castello alla scoperta della Malaspina Family. Gente un po’ particolare, come Cristina Pallavicini che aveva fatto costruire una botola ai piedi del letto per eliminare i propri amanti, senza alcuna pietà. Altri trabocchetti erano all’interno di questo posto, tra saloni sfarzosi e imponenti addobbi. Poi c’è la povera Bianca Maria, che pare ogni tanti manifesti la propria ombra o sia percettibile tramite strani movimenti in giro. In ogni caso sarà difficile che venga a farci del male. Lasciatele un fiore, se volete, così da poterla idealmente consolare di quell’amore che le è stato privato così brutalmente.

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