Castello di Felino: uno storia medievale e una fetta di salame

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Felino

Il richiamo di Felino è irresistibile. Per gli amanti della gastronomia emiliana, questo paese in provincia di Parma evoca soltanto una cosa: il pregiato salame. Per cui, se qualcuno volesse venire a provarlo in loco, è facile che si allontani di qualche chilometro dalla città ducale, in direzione sud, per arrivare fino a qua. Oltre a una tappa in trattoria (ovvio…), quale consiglio per una visita a Felino?

Sicuramente conviene dirigersi verso il castello, ristrutturato da alcuni decenni e luogo privato, appartenente a Sergio Alessandrini. Nonostante non sia un bene pubblico, è comunque visitabile e vale una gita. La fortificazione, pur mostrando i segni delle modifiche effettuate nel corso del tempo, quindi anche con un tocco moderno, mantiene comunque all’apparenza un aspetto imponente, un gran fossato e delle mura molto avvincenti. Si accede con un ponte levatoio e l’atmosfera è medievale.

Deve essere uno spettacolo, per chi decidere di sposarsi, organizzare qui il proprio ricevimento. La funzione attuale del castello è infatti soprattutto quella delle cerimonie o comunque di luogo adibito a eventi privati. Ha un suo ristorante all’interno e una lunga esperienza nel genere. Ciò nonostante, una parte del castello, scendendo nel sottosuolo dopo aver attraversato la corte centrale, è destinata al Museo del Salame di Felino, un po’ l’omologo parmense di quello modenese a Castelnuovo Rangone.

Nelle cantine del castello dunque è possibile vedere questa esposizione etnografica in cui si racconta la storia del territorio, degli allevamenti e della norcineria, con immancabile degustazione finale. Il museo ha riaperto a marzo dopo il periodo di chiusura che solitamente va dall’Immacolata Concezione a tutto il mese di febbraio. Spesso accoglie gruppi di turisti: quando sono andato io c’era una comitiva di toscani venuti da vicino Firenze in pullman!

Tornando al castello, si pensa che la sua prima realizzazione sia già dell’800 ed è stato un feudo medievale tenuto, in particolare, dalla famiglia dei Rossi, quella che ha dato alla fortificazione la sua attuale imponenza. Nei secoli è stata ritenuta una rocca inespugnabile e oggi è una tappa fondamentale del tour dei castelli del parmense. Come del resto, la sosta in trattoria e in salumeria prima di ripartire da questa cittadina dell’Emilia

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