Como, una giornata tra il grande romanico e lo spettacolo del Lario

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Como

Fino a poco tempo fa non ero mai stato a Como. Una pecca che dovevo gioco forza sanare, per questo ho preso la direzione del Lario per conoscere questa meravigliosa città. È stato un tour rapido, dettato dal tempo ristretto e dalle poche ore di luce dell’inverno. Ciò nonostante, penso di aver raccolto gli elementi per potere, a mia volta, suggerire dei consigli per una visita piacevole, magari da approfondire in futuro.

Il giro in questa città della Lombardia me lo sono fatto tutto a piedi partendo dalla Basilica di Sant’Abbondio. Leggermente fuori dal centro storico, è una chiesa romanica di grande pregio, con due campanili gemelli e dall’imponente altezza che fornisce maggiore suggestione. Prestate attenzione agli affreschi trecenteschi, ancora oggi degnamente conservati, sarete sicuramente colpiti dalla loro iconicità e dai colori.

Mi sono poi diretto verso piazza Vittoria e da lì, attraversando la suggestiva Porta Torre, sono entrato nel cuore della città di Como. Avvicinandomi sempre di più al Lago ho riscontrato con piacere la presenza di vari totem che mi hanno permesso, in maniera molto semplice, di districarmi dentro le mura trovando i vari monumenti e luoghi di interesse. Partendo da Palazzo Natta, già sede del rettorato dell’Università dell’Insubria e con una bella corte interna che si può scorgere dall’esterno.
A seguire eccoci, passando per piccole strade, ma a mio avviso ben curate, davanti alla Chiesa di San Fedele, un altro degli edifici religiosi di rilievo del centro di Como. È risalente al 1120 ed appare come un edificio romanico sebbene la facciata sia stata rifatta nel 1914.

Si prosegue per via Indipendenza verso piazza del Duomo, dove ci sono locali ben curati che danno un gusto mondano a questo spazio. Tutto dritto fino a piazza Cavour e finalmente… Ecco il lago!
Tenendo la sinistra faccio una passeggiata fino a Villa Olmo, set di alcuni film come, la scorsa estate, di Murder Mystery. Prima di arrivarci, seguendo il lungolago pedonale Mafalda di Savoia in buona parte alberato, ci sono però altre tappe da compiere.

La diga foranea Piero Caldirola ci porta proprio in mezzo al Lago di Como, offrendoci una grande visuale. In cima c’è Life Electric, una scultura moderna all’aperto dedicata ad Alessandro Volta, nella quale ci si può specchiare e sbizzarrire con le foto sui riflessi del paesaggio. Sempre nel cammino si incontrano il Tempio Voltiano e la torre futurista, progettata sui disegni di Antonio Sant’Elia, in memoria delle vittime della Prima Guerra Mondiale. La passeggiata comprende la vista di numerose ville signorili tra cui Villa Saporiti e Villa Gallia.

Non dimenticatevi comunque di passare dalle terme romane di Como: risalgono al periodo tra la metà del primo secolo dopo Cristo alla fine del terzo secolo. Le trovate in viale Lecco, a due passi dalla ferrovia, e anche se non entrate dentro potete comunque vederne un assaggio dalla strada.

Il tempo nel mio caso è stato particolarmente tiranno perché avrei voluto prendere anche la funicolare che da Como va a Brunate, da cui c’è una grande vista panoramica del Lario. Me lo segno per la prossima volta, magari nella bella stagione…

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